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Concorso di archiettura - LIVE OUTSIDE THE BOX
 

Giordano Hadamik Architects si aggiudica la prima edizione del Premio Imago AGB

 

Si è conclusa la prima edizione del Concorso di architettura “Live outside the box”, promosso e organizzato da AGB - Alban Giacomo in collaborazione con Casabella. Concepita con la formula del concorso di idee, l’iniziativa ha come obiettivo quello di segnalare e premiare le realizzazioni più interessanti e significative che, nei vari campi d’intervento architettonico, meglio valorizzino le eccellenti prestazioni tecniche e le potenzialità espressive dell’alzante scorrevole Imago, prodotto di punta nell’ambito della vastissima gamma aziendale.

 

Aperto ad architetti, ingegneri e interior designer, il concorso ha selezionato progetti, anche riferiti a opere non ancora completate, in cui il corretto inserimento del sistema Imago ne esaltasse le caratteristiche di sostenibilità,risparmio energetico e minimalismo del design. Le opere selezionate hanno evidenziato requisiti di notevole livello qualitativo; in particolare, la grande attenzione posta nell’installazione degli infissi, oltre a qualificare gli interventi sul piano della leggerezza formale, ne ha ottimizzato le prestazioni di isolamento termico. La giuria di Casabella ha attribuito il primo premio a Villa Nemes, Imperia, progettata dallo Studio Giordano Hadamik Architects,

Daniele Giordano, Nadine Hadamik, con il contributo tecnico dell’Imago Point - Fa-Sol sncdi Gazzoni Luigi & figli.

 

Situato sulle colline che si affacciano sul golfo di Imperia, l’edificio monofamiliare si inserisce coerentemente nel paesaggio antropizzato delle terrazze liguri diventandone parte integrante. Le facciate in pietra naturale si caratterizzano per le grandi aperture rivolte verso la valle e il mare, dove i serramenti svolgono un ruolo fondamentale nella valorizzazione della componente panoramica e della luce. Disposti su un unico piano, i due volumi semi-ipogei si piegano, seguendo la morfologia del terreno, e si spezzano a formare l’accesso in asse: da una parte si apre il grande open space della zona giorno e dall’altra le camere da letto con i servizi. Lunghi setti murari creano continuità tra il fabbricato, gli ambienti interni e le fasce esterne sistemate a verde con essenze della macchia mediterranea, mentre il patio e gli elementi frangisole fungono da filtro. La copertura vegetale contribuisce all’inserimento nel contesto riducendo sensibilmente l’impatto della costruzione. L’involucro semi-ipogeo altamente isolato e il controllo dell’apporto solare passivo, insieme all’utilizzo di energie rinnovabili, riducono notevolmente il consumo energetico, aumentando il comfort abitativo e portando le prestazioni dell’edificio ai livelli di Passivhaus.

 

Come specificato nella motivazione della giuria: “L’inserimento di Imago si distingue per la capacità di dare leggerezza ed essenzialità compositiva alla facciata dell’edificio. Incassati e nascosti grazie all’utilizzo di pavimenti galleggianti in legno e rivestimenti in pietra e cartongesso, i telai hanno consentito alle grandi vetrate trasparenti di creare un dialogo continuo tra gli ambienti interni e il paesaggio circostante, interpretando al meglio le possibilità espressive offerte dal minimalismo di Imago. Posto al centro dell’esperienza abitativa, il serramento dà forma allo spazio aperto dell’intera zona giorno, mentre all’interno del processo costruttivo, sviluppato secondo i principi dell’architettura ecosostenibile, diventa esso stesso attore fondamentale per il raggiungimento di una classe energetica a consumo quasi zero. Di particolare interesse l’attenzione posta in fase di progettazione ai dettagli della posa, con l’utilizzo di vetro cellulare sotto la soglia del serramento per il taglio termico del massetto, in grado di valorizzare le alte prestazioni di isolamento che contraddistinguono Imago”.

 

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